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Bassorilievo rinvenuto in un sito archeologico della Siria del nord risalente allo VIII sec. a.C. raffigurante un guerriero barbuto di Nimrod con un cesto ed una pigna nell'altra mano. Custodito nel Museo di Arte di San Francisco.
Alcuni studiosi che hanno riscontrato alcune somiglianze tra le antiche religioni di tutto il mondo (foto) e ritengono che tutto cio' costituisca la "perdita" di una antica ed unica conoscenza collegata al terzo occhio, non da intendersi come un occhio fisico ma come una coscienza razionale ed interiore propria di ogni essere vivente donata dalla stessa "dea" progenitrice, comunque presente nelle sacre scritture di queste popolazioni...
Avranno ragione ?
Antico mosaico con scheletro "allegro" rinvenuto in Turchia L'agenzia di stampa di stato della Turchia ha diffuso la notizia che un gruppo di archeologi ha portato alla luce un antico mosaico raffigurante uno scheletro, sdraiato, in possesso di una bottiglia con la scritta in greco: "Siate allegri, godetevi la vita".
La Anadolu Agency ha confermato infatti che questo mosaico è stato scoperto durante alcuni scavi al confine siriano di Hatay -antica Antiochia- che vanta la più grande collezione della Turchia proprio di antichi mosaici. Anadolu ha inoltre affermato che il pavimento a mosaico, risalente al III sec. a.C.,potrebbe essere servito per decorare una sala da pranzo di una antica abitazione.
Gli scavi sono stati seguiti dall'archeologa Demet Kara che ha raccontato dell'esistenza di un caso analogo in Italia, precisamente a Pompei.
Questa rara statuina Wari (civiltà preincarica), rinvenuta in un sito archeologico delle Ande in Perù, è lavorata con intarsi intricati e molto elaborati di madre-perla, conchiglia Spondylus viola e arancio, turchesi, pirite, lapislazzuli ed argento (per il copricapo), il tutto montato su corpo di legno.
Il torso è avvolto in una lunga tunica cerimoniale decorata con un arazzo zoomorfo semplificato ed astratto, che ricorda la testa di un felino (giaguaro o puma).
L'abbigliamento particolare ed elaborato di questo personaggio lascia pensare che si tratti della rappresentazione di un nobile od un alto dignitario.
Al tempo, nella vita sociale, le tuniche sono state indossate come abiti da cerimonia. Di conseguenza la particolare lavorazione descritta e la tipologia dei materiali usati fanno certamente pensare che l'oggetto sia stato destinato alla classe ricca e facoltosa; probabilmente i due fori situati sulle spalle della statuina fanno ritenere che la stessa sia stata utilizzata come ciondolo oppure appesa ad una parete o ad un supporto.
Traduzione a cura di Emma Orsich
Fonte: kimbellart.org
Il 29 maggio 2015 a Sitia, in Grecia, la polizia locale ha reso noto che quattro persone sono state fermate con l'accusa di possesso illecito e tentata vendita di materiale sottoposto alla tutela della Sovrintendenza dei Beni Culturali. La statuina recuperata dalle forze dell'ordine raffigura un giovane uomo, è alta 30 cm e ha un valore di 1,3 milioni di euro.
Una commissione istituita dal ministero per effettuare la valutazione è arrivata a questa stima di prezzo basandosi sull'antichità, la tipologia dei materiali e le caratteristiche strutturali ma soprattutto per la sua dimensione insolita, notando che, di fatto, è la più grande mai ritrovata del suo genere.
Borsa raffigurante un volto umano proveniente dal Perù, datata 600-1000 d.C., cultura Wari, custodita presso "The Cleveland Museum of Art".
La borsa è costruita con pelle di Alpaca o di Lama, capelli umani, cotone e foglie essiccate di coca. I disegni geometrici distintivi sul viso sono caratteristici della casta guerriera. Le trecce ancora brillanti dei capelli e lo sguardo particolare creano un aspetto estremamente realistico.
Si è scoperto che la borsa, dopo rigorose perizie, era stata utilizzata per il trasporto di foglie di coca per scopi rituali e secondo le credenze del tempo erano utilizzate sia per migliorare la resistenza fisica sia perché ritenute essenziali per entrare in contatto con forze cosmiche.
È alto solo 7,5 cm ed ha più di 2.700 anni.
È un piccolo vaso in terracotta rinvenuto a Creta, in Grecia, con lo scopo di tenere olio profumato.
Presenta una forma di sembianze umane e le decorazioni erano dipinte di nero per accentuare il dettaglio dei capelli e anche degli occhi.
Una rara e ben conservata bambola Chancay in tessuto di circa 1.000-700 anni. Perù, tardo periodo intermedio.
Per gentile concessione del Walters Art Museum di Baltimora , Stati Uniti d'America.
Particolare di uno dei carri rinvenuti nella tomba di Tutankhamon. In questo contesto sembrerebbe raffigurare Aha, il combattente o combattivo (Aha è stato un faraone egizio, appartenente alla I dinastia).
Bes è il termine utilizzato successivamente per descrivere una divinità dalle sembianze simili (leone mascherato con una lunga lingua), sono spiriti minori che proteggono (forse dalla parola bsa- proteggere).
Salterio di San Floriano del XIV secolo custodito, in originale, nella Libreria Nazionale Polacca.
Un caso che a pagina appaia questa figura molto simile al famoso Maestro Yoda di Guerre Stellari ? E' probabile che gli autori si siano ispirati a questo antico testo ?
Questo frammento di pettine in legno è stato realizzato nel 4° secolo in Egitto, la particolarità sta nel ciò che raffigura, ovvero è decorato con tre figure femminili stilizzate con grandi occhi incisi ...
Particolare di un bassorilievo presente nel tempio di Kalabsha ad Assuan in Egitto.
Cosa avranno voluto raffigurare gli antichi egizi in realtà ?
Nel dettaglio si nota, sulla destra, il Dio Thot divinità creatrice del mondo e giudice delle anime, sulla sinistra, il Dio Horus signore del cielo ed al centro, un faraone. La scena è da intendersi come passaggio dal regno dei vivi a quello dei morti, considerando il liquido versato dalle ampolle sul capo del defunto come scena purificatrice ?
Oppure, le operazioni svolte da Thot e Horus mostrano come dovrebbe avvenire l'apertura di un portale spazio-temporale ?
La figura di Thot giudica se l'uomo è degno di affrontare il viaggio e Horus, signore del cielo, ne apre la porta, questa scena potrebbe mostrare realmente come gli antichi egizi assistevano a viaggi verso altri mondi. Gli oggetti che le divinità tengono in mano non sarebbero semplici ampolle contenenti preparati cerimoniali, ma bensì, sofisticate strumentazioni che permettono l'apertura di uno stangate ben visibile nel bassorilievo intorno al faraone.
L'arte permette all'osservatore una libera interpretazione, per cui ciascuno di noi può valutare questo capolavoro come meglio crede, io sono propensa per la seconda ipotesi.
Sul web gira una strana immagine descrivendola così: "Foto di un vero mammut scattata presso la città di Yakutsk, nella Repubblica di Sakha in Siberia nel 1943.
Dopo la conclusione della battaglia di Stalingrado, alla fine della seconda guerra mondiale, un membro del partito nazista e fotografo ufficiale per la NSDAP, Holger Hildebrand, è stato catturato dall'Armata Rossa nella battaglia di Stalingrado . Lui e migliaia di altri soldati della Wehrmacht sono stati successivamente inviati in una marcia della morte verso la Siberia. Questa foto che ritrae un mammut è stata fatta proprio durante questo viaggio. Si presume che Hildebrand sia morto come prigioniero di guerra in un campo di lavoro forzato sovietico alla fine del 1945.
Il suo nipote, in seguito, è entrato in possesso del filmato poiché i suoi effetti sono stati rimpatriati in Germania decenni dopo la sua morte"...
Ma sarà proprio vero ?
Pare di no, quella che vedete a colori dovrebbe essere la foto originale da cui e' stata ripresa (ricostruzione BBC) per poi fare alcuni effetti grafici per rendere l'immagine "vecchia e misteriosa"...

Antico artefatto giapponese risalente al periodo Jōmon, circa 1500–1000 a.C. raffigurante un volto... umano ?

Giocatore di tlachtli (palla) in ceramica, cultura Nopiloa, rinvenuto nel sito archeologico di Veracruz (Messico) risalente al VII sec. Stranamente i tratti somatici di questa statuina ricordano i lineamenti di una persona asiatica e non di un nativo: ....un caso?
Figura Maya che sta eseguendo il Mudra, ovvero un gesto simbolico tipico dell'induismo e del buddismo utilizzato per canalizzare l'energia.
Secondo l’antica scienza dello yoga, le dita delle mani sono in relazione con i 5 elementi che compongono tutto l’Universo e anche l’essere umano:
- il pollice rappresenta il fuoco;
- l’indice l’aria;
- il medio lo spazio;
- l’anulare la terra;
- il mignolo l’acqua.
Se i 5 elementi sono bilanciati e in armonia, il corpo è in salute e le sue funzioni operano in modo ottimale.
Il loro squilibrio porta alla malattia. Esistono delle particolari posture delle mani che, secondo lo yoga, possono aiutarci a riequilibrare i 5 elementi..... i Mudra...
Ieri, oggi e domani: segnali e simboli che si ripresentano puntualmente...
Casualità ?
Probabilmente no, il dito sulla bocca è il segno del silenzio che fa capire al massone di tenere chiusa la bocca e non rivelare i segreti dell’Ordine pena punizioni terribili.
Winston Churchill (1874-1965), ex primo ministro del Regno Unito e massone, lo fece durante un evento pubblico [fig.1]. Ma non è il solo, anche il presidente americano Obama [fig.2], spesso viene ripreso mentre compie tale gesto che, per i più attenti osservatori, ha un preciso significato.
Questo gesto ha antiche radici, lo si può notare in diverse epoche e culture. Nell'antico Egitto troviamo ad esempio, il piccolo Ramses II in una statua custodita al Museo del Cairo [fig.3], così come nel trittico familiare dove viene raffigurato il figlio di Nykara (uno scriba egiziano) [fig.4] ed anche Arpocrate in una statuetta della XVI dinastia custodita nel Museo del Cairo [fig.5].
Nel Medioevo troviamo un dipinto di Sant'Anna proveniente da Faras (bassa Nubia) e custodita nel Museo Nazionale di Varsavia [fig.6].
Tutti raffigurati con l'indice della mano appoggiato sulla bocca.
Due antichi artefatti raffiguranti una tartaruga con volto umano e una conca al centro del guscio, provenienti da due siti archeologici distanti fra loro...
Com'è possibile ?
Un caso ?
Il primo raffigurerebbe il dio tartaruga ed è proveniente dal sito archeologico di Topoxe, nel Guatemala del nord. Sul guscio della tartaruga è presente una conca probabilmente utilizzata per la preparazione di vivande o infusi (una sorta di mortaio).
Il secondo, raffigura una tartaruga con il volto di una divinità. Nella mitologia Indù il dio Vishnu assume le sembianze di una tartaruga marina.
Due artefatti molto simili fra loro, ma provenienti da luoghi e culture differenti... Un caso ?
L'artefatto in ceramica con ruote raffigurante con ogni probabilità un felino, proviene da Chanhu-daro (cultura Harappa, India) ed è custodito nel Museo di Fine Arts di Boston, mentre quello in basso raffigura un giaguaro in ceramica con ruote, periodo classico, 600-900 a.C. (regione costiera del Messico) e custodito nel Museo Etnologico di Berlino.

Quale sarebbe potuto essere il suo aspetto ?
Louvre Museum Rilievo del "Genio benevolo" Periodo neo Assiro, 721-705 a.C. Palazzo di Sargon II a Khorsabad, antica Dursharrukin, Iraq
Similitudini

Antica raffigurazione di un carro armato
Bassorilievo raffigurante un ariete assiro con ruote, protezioni laterali e torretta di osservazione risalente al IX sec a.C. Opera rinvenuta nel palazzo di Nimrud e conservata al British Museum.

...similitudini...

Statuina in lega di rame arsenicale risalente al 3000 a.C. circa (Mesopotamia), custodita al Metropolitan Museum of Art.
L'artefatto alto 17 cm, rinvenuto in duplice copia, raffigurerebbe un demone dotato di corna di stambecco e stivali con punta rovesciata.
Se però lo paragonassimo alla figura leggendaria e folcloristica del folletto, la somiglianza risulterebbe notevole... Un caso ?

San Rafael Swell, Emery County, Utah
Petroglifo rappresentante una figura antropomorfa...
MFKZT La bianca polvere d'oro Gli antichi egiziani chiamavano la manna con il nome di mfkzt (da leggersi:muf-kutz), gli antichi babilonesi la chiamavano shem-an-na (pietra dalla caratteristica forma conica), e in seguito alchimisti come Nicolas Flamelle la identificarono con la pietra filosofale. In tutte le epoche e in tutte le culture, la sacra "polvere della proiezione" era nota per i suoi straordinari poteri di levitazione, trasmutazione e teletrasporto.
Si racconta che producesse una luce intensa insieme a raggi mortali, e che allo stesso tempo, fosse la chiave miracolosa per ottenere un fisico longevo e attivo se usata correttamente da adepti ben preparati, ad oggi sembra che tutte le informazioni per la produzione e la gestione di questa polvere siano andate perdute tra le carte degli ultimi alchimisti oppure ben conservate da Ordini o Sette segrete.
[In foto: Giovane principessa che offre in dono ad Osiride dei contenitori di MFKZT]
La bianca polvere d'oro ed il segreto dell'Arca dell'Alleanza Nel Nuovo Testamento è scritto: “A colui che prevarrà, io darò in cibo la manna segreta. E gli darò una pietra bianca”.
La Bibbia riporta inoltre che la manna è contenuta anche nell’Arca dell’Alleanza, che Dio commissionò a Mosè. L'Arca è descritta nell'Esodo (25, 10-21; 37, 1-9) come una cassa di legno di acacia rivestita d'oro, al cui interno erano conservati un vaso d'oro contenente, un omer [unità di misura] di manna, la verga fiorita di Aronne e le Tavole della Legge. (Ebrei 9:4;). Secondo quanto riportato nell'antico libro pare che l'Arca si adornasse di un alone di luce (proprietà caratteristica della bianca polvere d'oro) e che da essa potessero scaturire lampi e fulmini (anch'essa caratteristica comune). Queste racconti sono tutti accomunati dal fatto che tale polvere poteva essere commestibile ed avere proprietà curative misteriose in grado di donare salute e longevità oppure morte. Forse si trattava di una sorta di elisir di lunga vita, forse di un'arma micidiale ed anche una sorta di mezzo di trasporto o combustibile se utilizzato nel modo corretto. La manna era il cibo del Signore, la shem-an-na e l’mfkzt erano pane bianco degli Dei, ingerito da antichi popoli mesopotamici e da faraoni tutti punti comuni che riportano ad una capacità di trasformare e trasmutare i metalli dandogli particolari capacità ad oggi dimenticate.
[In foto: Replica of the Ark of the Covenant in the Royal Arch Room of the George Washington Masonic National Memorial]
Vari ricercatori sostengono che le antiche popolazioni della Mesopotamia, in particolare i sumeri, fossero giunte a produrre ed utilizzare il platino o metalli pregiati.
Negli antichi reperti sumeri, secondo alcune interpretazioni e traduzioni della loro scrittura cuneiforme, vi sarebbe menzione di una “highward fire stone of white gold”, da cui si fa desumere che i sumeri avessero nelle loro disponibilità una particolare “pietra di fuoco, d’oro bianco” e avessero sviluppato una avanzata conoscenza della metallurgia al pari delle piu' recenti tradizioni alchemiche medioevali, potendone sfruttare le potenzialità energetiche e curative.
Antica illustrazione datata 1445 dell'autore Cunradus Schlapperitzi...
Raffigurazione di un portale ?
Ramses II Simmetria perfetta
Immagine ripresa dal sarcofago di Nes-Shu-Tefnut rinvenuta negli scavi egiziani di Nag' el-Hasaya dal prof. John Garstang nel 1905. In paricolare sono mostrate figure antropomorfe di uomini pesce, il Silurus glanis era molto venerato in quel tempo...
Questi esseri, saranno realmente esistiti ?
E se si... erano terrestri ?
Una razza umanoide estinta, oppure aliena ?
Un tenero bacio tra Nefertiti e una delle sue figlie, sembra ricevere una particolare "benedizione"...
Statuina del dio Amon-Ra rinvenuta nel sito archeologico di Quibell à Saqqarah nel 1912 e custodita presso il museo del Cairo (Egitto).
Sul ventre, sulle ginocchia e sulla testa sono riportate le effigi della dea Sekhmet, mentre sul petto è presente l'effigie del dio Khepri rappresentato dallo scarabeo, risulta, invece, insolita e strana, la presenza di due coppie di braccia...
8 settembre 2016
Nuova immagine pubblicata dalla Nasa scattata dal rover Curiosity su Marte, mostra una strana ed ambigua pareidolia che ricollega inevitabilmente all'Antico Egitto...
Ancora casualità ?
Similitudini
Analogie tra la statuina di un antico guerriero rinvenuta in un sito archeologico nei pressi di Kiev risalente al 4.000 a.C. circa (sulla sinistra) e la stele che raffigurerebbe il dio serpente piumato dell'antica Mesoamerica, Quetzalcoatl, ma di cui vi sono ancora forti dubbi riguardo alla sua autenticità...
Due luoghi distanti fra loro ma raffigurazioni molto simili...
Una particolare similitudine tra il volto illustrato in una vignetta egiziana dal Libro dei Morti di Bakenmut datata 1000-900 a.C. e la guardia del corpo di Obama divenuto famoso durante una conferenza nell'aprile 2013, come presunto alieno mutaforma...
Palazzo Besta Teglio

È possibile che De Barberis abbia voluto rappresentare la possibilità di una vita extraterrestre nelle sue opere?
Due affreschi si trovano a Palazzo Besta, due cicli pittorici di Vincenzo De Barberis (Brescia, 1490 circa – Sondrio?, 1551), uno è relativo alle vicende dell'Orlando Furioso, nel salone d'onore interno, l'altro è relativo all'Eneide, rappresentato nel cortile interno.
Nell'affresco interno, quello cioè relativo alle vicende dell'Orlando Furioso, pare siano rappresentati oggetti di forma discoidale con "getti di fuoco" sul fondo riconducibili ad UFO. Nell'affresco che si trova nel cortile interno, relativo all'Eneide, pare sia raffigurata "una donna", probabilmente una delle Danaidi (dette anche Belides) che si trovano nell'Ade perché uccisero i cugini/mariti e per quella colpa avrebbero dovuto prendere l'acqua da un pozzo e versarla a terra eternamente, l'aspetto di tale figura appare però somigliare molto a quella degli alieni nota come Grigi... Chissà, magari, forse, De Barberis avrà voluto lasciare un messaggio a chi poteva coglierlo ...
Magari è solo frutto della fantasia di alcuni ...
Oppure ...
Emma Orsich
 

  
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